- perocché
- pe·roc·chécong. LE1. per introdurre una proposizione causale con il verbo all'indicativo o al congiuntivo, poiché, per il fatto che: però ch'Amor mi sforza | e di saver mi spoglia, | parlo in rime aspre e di dolcezza ignude (Petrarca)2. usata in proposizioni finali con il congiuntivo, affinché, al fine di, allo scopo di: convenesi ch'eo dica | lo tuo fallar d'onni torto tortoso, | non però ch'a la gente sia nascoso, | ma per farne cruccioso | chi d'amor per innanzi si notrica (Dante)3. per introdurre una proposizione concessiva con il verbo al congiuntivo, sebbene, benché: né però che non atti acerbi e rei | del mio ben pianga e del mio pianger rida, | poria cangiar sol un de' pensier miei (Petrarca)\VARIANTI: però che.DATA: av. 1250.ETIMO: comp. di però e 2che.
Dizionario Italiano.